Femo 8 ago – I legali di Amedeo Mancini, il 35enne fermano indagato per omicidio preterintenzionale per la morte del richiedente asilo nigeriano Emmanuel Chidi Nnamdi a seguito di una colluttazione a Fermo il 5 luglio scorso, si sono visti respingere l’istanza di scarcerazione presentata al Tribunale del Riesame. Mancini è difeso dagli avvocati Savino Piattoni e Francesco de Minicis. Quest’ultimo ha così commentato la decisione del Tribunale: “Un provvedimento ingiusto, attendiamo le motivazioni per entrare nel dettaglio, ma siamo anche pronti a ricorrere in Cassazione”. Ma c’è di più.
I due legali hanno rilasciato un’intervista a Libero nella quale hanno sottolineato un aspetto molto singolare della vicenda: “Abbiamo scoperto che la Procura di Fermo ha omesso di depositare al Riesame ben 150 pagine del fascicolo giudiziario. Un omissis che va da pagina 127 a 277, guarda caso si tratta di tutti i verbali che raccolgono le dichiarazioni a favore del nostro assistito. Ossia il racconto dei tanti testimoni che lo hanno visto difendersi dal pestaggio a opera dei coniugi nigeriani”. Gli avvocati si sarebbero accorti della “grave violazione” integrando il fascicolo con i nuovi motivi, che invece la pubblica accusa avrebbe omesso. “É stato accertato che Mancini ha reagito in modo eccessivo ad un’aggressione subita -dice de Minicis- . C’è largo spazio, e lo ammette lo stesso gip, per dimostrare la legittima difesa. Si è fatta chiarezza sulle false dichiarazioni messe a verbale dalla moglie del nigeriano. Una versione che risulta archiviata come non vera e che a questo punto non può evitare una incriminazione per Chyniere”.
Razzismo al contrario.