Nel nuovo Sudafrica ‘multirazziale’, i Bianchi sono una razza in via d’estinzione. Una popolazione perseguitata, una minoranza oppressa.
Capita così che migliaia di donne bianche vengano stuprate da bande di predoni africani. Che bambini rimangano orfani, quando, come in questo caso, non tocca anche a loro di essere scannati.
Questa sorte e’ toccata alla famiglia Viana, Portoghesi trapiantati in Sudafrica. Tre giovani neri hanno fatto irruzione nella loro casa, hanno stuprato la moglie e madre, e l’hanno uccisa davanti alla sua famiglia. Poi e’ toccato Tony Viana, il capofamiglia.
Alla fine, i tre Africani hanno ucciso anche Il figlio dodicenne della coppia: affogandolo in una vasca d’acqua bollente.
I tre, nella foto durante il processo in tribunale, sono tornati ridendo nelle loro celle ad udienza terminata.
Il Sudafrica e’ il modello decantato da tutto gli antirazzisti, la società ideale a cui puntare. Ovviamente lo e’ per i bianchi ricchi che vivono in fortini circondati da alte mura e girano in elicottero in spiagge private e presidiate. E’ l’inferno, invece, per le persone normali.
Perchè la fine dell’Apartheid, altro non e’ stato che la fine di quella che era “solidarietà razziale al di la’ delle differenze di classe”, e il trionfo dell’interesse delle classi privilegiate che hanno abbandonati a se stessi i bianchi poveri e delle classi medie, barattando la fine dell’Apartheid, con il mantenimento dei loro patrimoni terrieri e finanziari.
E’ la medesima strategia odierna che le nostre élites privilegiate vogliono imporre ai loro popoli: abbandonarli al loro destino. In periferie desolate, tra le grinfie dei nuovi arrivati.
“Perchè la fine dell’Apartheid, altro non e’ stato che la fine di quella che era “solidarietà razziale al di la’ delle differenze di classe”, e il trionfo dell’interesse delle classi privilegiate che hanno abbandonati a se stessi i bianchi poveri e delle classi medie, barattando la fine dell’Apartheid, con il mantenimento dei loro patrimoni terrieri e finanziari.
E’ la medesima strategia odierna che le nostre élites privilegiate vogliono imporre ai loro popoli: abbandonarli al loro destino. In periferie desolate, tra le grinfie dei nuovi arrivati.” ESATTAMENTE COSI’ !