Artigiani in fuga: il Progetto Auri come risposta concreta alla crisi del lavoro autonomo

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di Nicola Arena, vicepresidente dell’associazione “I SENTIERI DI GRIMOALDO”, attiva da anni nella promozione di comunità solidali e modelli economici locali ispirati a giustizia, reciprocità e partecipazione. (e-mail info@isentieridigrimoaldo.it sito web dell’associazione: www.isentieridigrimoaldo.it )

 

Negli ultimi 10 anni il numero degli artigiani presenti nel Bel Paese ha subìto un crollo verticale: ben 400mila unità in meno. Se nel 2014 se ne contavano circa 1,77 milioni, nel 2024 la platea è scesa a 1,37 milioni.
Significa che, in soli dieci anni, quasi un artigiano su quattro ha chiuso bottega. Le cause? Principalmente il sistema in cui la moneta nasce come debito e non come strumento di proprietà condivisa dei cittadini. Un altro fattore determinante è conseguenziale al sistema del debito è la crescente pressione fiscale, aumento dei costi fissi, burocrazia opprimente, calo del potere d’acquisto dei consumatori e un mercato sempre più spietato dominato da multinazionali e colossi del web.

In un simile scenario, la frammentazione sociale e l’isolamento economico diventano la norma. Per questo serve un’inversione di rotta: un ritorno alla dimensione comunitaria, al legame tra persone, alla fiducia reciproca. È qui che interviene il nostro impegno concreto, radicato nei territori e fondato su valori umani profondi e di giustizia sociale.

L’associazione I SENTIERI DI GRIMOALDO promuove comunità solidali ispirate alla Dottrina Sociale della Chiesa.
Vuol dire dare vita a realtà fondate sulla dignità della persona, la giustizia, la solidarietà e il bene comune. Significa riscoprire il valore della reciprocità, del lavoro onesto e del rispetto per ogni essere umano. Questo progetto è aperto a tutti, credenti e non credenti, perché i suoi principi parlano al cuore della coscienza umana. Chiunque desideri una società più giusta e umana può partecipare. Insieme, possiamo ridare forza alle nostre comunità e dignità al lavoro.
Siamo attivi in tutta Italia con sette realtà territoriali impegnate nel rilancio dell’economia locale.
Agiamo in trasparenza, legalità e spirito volontario, senza fini di lucro.
Promuoviamo un modello basato sulla proprietà diffusa, sull’aiuto reciproco e sul riconoscimento della dignità di ogni persona.
A tal proposito ricordiamo che nel nostro Statuto è citata espressamente la Rerum Novarum, la quale afferma il diritto naturale di ogni persona ad accedere alla proprietà, come strumento di dignità e libertà.
Un principio rafforzato anche dall’articolo 42 della Costituzione italiana, che riconosce la funzione sociale della proprietà e ne promuove la più ampia diffusione.
Da oltre cinque anni, l’associazione I Sentieri di Grimoaldo opera con dedizione e trasparenza in diverse regioni d’Italia. Le sette realtà territoriali attive, da Trento a Brescia, Bologna, Fermo, Aprilia e Piana del Tauro, testimoniano la solidità e l’efficacia del progetto. Non cerchiamo interessi personali né profitti speculativi, ma perseguiamo un autentico impegno per la giustizia sociale e la solidarietà tra famiglie, lavoratori, imprese e istituzioni locali. Vogliamo essere un punto di riferimento per le comunità, promuovendo unità e benessere collettivo in tempi di grande sfida.
Il Progetto Auri si inserisce perfettamente in questa visione, restituendo al popolo la proprietà del valore monetario attraverso un bene patrimoniale: gli Auri.
Si tratta di un’iniziativa concreta per invertire la rotta, aiutando artigiani, commercianti, piccoli produttori e tutta l’economia locale a risollevarsi grazie a strumenti semplici, legittimi e radicati nella comunità.
Inoltre, aderire al Progetto Auri significa ottenere maggiore visibilità, attrarre nuovi clienti e beneficiare di un importante ritorno d’immagine. Quando il tessuto sociale si riduce, aumentano l’isolamento, la sfiducia e la frammentazione, mentre la solidarietà tra le persone si affievolisce.

Testate giornalistiche, TV locali e social media stanno iniziando a raccontare questa umana economia solidale, che non crea competizione sleale, ma ricuce legami e ricostruisce il tessuto sociale.

Il sistema monetario attuale, basato sull’emissione a debito e sul corso forzoso, contribuisce proprio a questo processo di disgregazione.
Il Progetto Auri nasce in risposta a questa deriva: non è uno strumento speculativo, non arricchisce pochi a danno di molti, ma restituisce alla comunità il valore che essa stessa genera. Così rafforza i legami sociali, la fiducia reciproca e la collaborazione, alimentando una crescita condivisa e radicata nel territorio.
La situazione socio-economica in Italia e nel mondo sta rapidamente deteriorandosi: chiusure di attività, abbandono dei borghi, giovani costretti a cercare futuro altrove e famiglie senza certezze.
Se non si agisce con urgenza, il rischio è quello di un declino irreversibile.
Serve un’organizzazione sana, fondata su valori autentici, giustizia sociale e strumenti legittimi, che rimettano al centro le persone e le comunità.
Il Progetto Auri è una risposta concreta: un modello che unisce, rilancia l’economia locale e restituisce speranza. Ripartire non solo è possibile, ma diventa una scelta obbligata.
Gli Auri non sono una moneta alternativa, ma beni patrimoniali di proprietà del portatore, garantiti da un fondo reale in euro di proprietà collettiva di tutti i soci. Ogni Auri speso attiva valore reale, rafforza i legami comunitari, promuove il lavoro locale e sostiene l’identità culturale ed economica del territorio.
Il Progetto Auri è già una realtà concreta: sette associazioni territoriali attive (Trento, Brescia, Bologna 1 e 2, Fermo, Aprilia, Piana del Tauro) operano in Italia, sostenute da cittadini onesti, responsabili e competenti e che credono nella giustizia. Tutto si svolge nel pieno rispetto della legge, con l’obiettivo di costruire reti solidali, circolari e durature.
Tutto il sistema Auri è costruito nel pieno rispetto della normativa vigente: ogni transazione è tracciabile, documentata e fiscalmente regolare. Gli Auri non essendo moneta e non avendone le caratteristiche di generalità, universalità e obbligatorietà di accettazione – non hanno spendibilità generalizzata in quanto la circolazione avviene all’interno di un sistema predeterminato e predefinito. Trattasi, pertanto, di fattispecie negoziale riconducibile al contratto per adesione come tale aperto alla futura accettazione di successivi aderenti. Nessuna evasione, nessun escamotage: solo trasparenza, serietà e piena conformità alla legge.
Le attività economiche che aderiscono restano perfettamente in regola con le normative fiscali, possono emettere regolare scontrino o fattura con sconto applicato e, in caso di necessità, convertire gli Auri in euro in modo chiaro e responsabile. L’associazione supporta ogni passaggio con consulenti competenti, disponibili a chiarire ogni dubbio e fornire assistenza continua.
Uno degli aspetti più concreti e vantaggiosi del Progetto Auri riguarda chi accetta i pagamenti in Auri. Facciamo un esempio semplice: un prodotto che normalmente costa 100 euro viene venduto a 90 Auri. Il cliente risparmia subito il 10%. Il commerciante emette regolare scontrino o fattura da 90 euro, pagando meno tasse in modo del tutto legale, con un risparmio fiscale stimabile attorno al 10%.
Ma il vantaggio non finisce qui: i 90 Auri ricevuti restano un credito d’acquisto nel circuito e permettono al commerciante di ottenere beni o servizi del valore reale di 100 euro. In pratica, il commerciante beneficia sia di un vantaggio fiscale, sia di un incremento del potere d’acquisto. Il risultato? Un guadagno netto del 20%, in piena trasparenza e legalità.
Aderire al Progetto Auri significa molto più che partecipare a un semplice circuito di scambio: vuol dire diventare parte attiva di una rete comunitaria che rimette al centro la persona, il lavoro, la fiducia e la solidarietà. Significa comprendere che l’economia non è solo questione di numeri, ma nasce dalle relazioni, dai volti, dalle famiglie, dalle piccole scelte quotidiane che possono trasformare il presente e gettare le basi per un futuro più giusto, stabile e umano.
Ogni associazione territoriale della comunità I SENTIERI DI GRIMOALDO che adotta il Progetto Auri organizza incontri pubblici, percorsi di formazione, supporto legale e contabile, coinvolgendo cittadini, commercianti, artigiani, liberi professionisti, amministratori locali e giovani. L’obiettivo è costruire comunità vive, solidali e operative, capaci di riconoscere e “monetizzare” il valore umano, sociale e professionale che troppo spesso il mercato tradizionale ignora o svaluta.
Aderire è semplice, gratuito e perfettamente legale. Non si tratta di evadere o di eludere le regole, ma di esercitare consapevolmente il diritto alla proprietà del valore, come affermato dalla Dottrina Sociale della Chiesa e da studiosi come il professor Giacinto Auriti. È infatti l’accettazione convenzionale da parte della comunità che conferisce valore al simbolo monetario: se viene riconosciuto e utilizzato, quel valore diventa reale, concreto, misurabile e utile alla vita quotidiana.
Il Progetto Auri non fa promesse miracolose né propone facili guadagni o investimenti rischiosi. Offre invece una via concreta, fondata sulla responsabilità reciproca, sulla trasparenza e sul buon senso. È un patto etico tra chi compra e chi vende, tra chi produce e chi consuma, tra chi sceglie di restare e chi vuole costruire, passo dopo passo, una società più giusta, coesa e a misura d’uomo.
In un’Italia sempre più disgregata, dove le piccole attività chiudono e le periferie si svuotano, gli Auri rappresentano una possibilità concreta di rinascita: uno strumento per restituire dignità economica, relazioni autentiche e speranza. Una via alternativa che non si basa su finanziamenti esterni o debiti imposti, ma sulla responsabilità condivisa, sulla fiducia tra le persone e sul valore reale creato dalla comunità stessa.
Non possiamo più attendere che altri decidano per noi. Il Progetto Auri si compone di due strumenti distinti ma complementari: il Progetto Auri Comunale, rivolto alle amministrazioni pubbliche, e il Progetto Associativo Territoriale, attivabile direttamente dai cittadini. Entrambe le vie offrono soluzioni pratiche, legali e trasparenti.
Ora la scelta è nelle mani delle persone e dei loro rappresentanti locali: possiamo restare fermi ad aspettare che la crisi peggiori, oppure possiamo iniziare subito a costruire un’alternativa concreta, fondata su fiducia, collaborazione e responsabilità.
Se la politica non vuole – o non può – intervenire, tocca ai cittadini unirsi per proteggere il proprio futuro e quello delle comunità locali.
«Unendo le nostre forze e radicandoci nei valori cristiani che ci guidano con fermezza, possiamo insieme scrivere una nuova pagina di storia, fatta di solidarietà vera, speranza concreta e un futuro migliore per tutti.»

Nicola Arena 24 agosto 2025.

(Citazioni: http://www.ansa.it/veneto/notizie/2025/08/16/crolla-lartigianato-in-italia-400mila-unita-in-10-anni_85e67056-d2b7-41eb-ba05-983e0edb89b6.html)

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