Legittima difesa, assolto chi ha un processo in corso

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Con la nuova legge sulla Legittima difesa vengono “cancellati” i processi di chi è accusato di eccesso colposo. Intervista. Ecco perché e come

La nuova legge sulla legittima difesa, approvata dal parlamento a guida giallo-verde e voluta fortemente dalla Lega di Matteo Salvini (una guida su come funziona potete trovarla qui), cambia radicalmente la condizione di chi è finito a processo per eccesso colposo, per essersi difeso da un’aggressione in casa o nella propria attività.

Ne abbiamo parlato con l’avvocato Elisabetta Aldrovandi, presidente dell’Osservatorio nazionale Sostegno vittime ed eletta Garante Tutela vittime di reato per la Lombardia.

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fonte – http://www.affaritaliani.it/cronache/legittima-difesa-con-la-nuova-legge-assolto-chi-ha-un-processo-in-corso-596494.html?refresh_ce

La “fine” dell’Unione Europea?

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Leviamo subito ogni dubbio, l’Unione Europea non è finita ed è comunque in forte dubbio che lo sarà nei prossimi anni. Le contingenze spingono però a pensare che – comunque vadano le prossime elezioni – l’UE così come la conosciamo sia prossima alla sua fine.

In questo momento storico possiamo infatti immaginare le istituzioni europee come un farraginoso bastione che divide due forze in controtendenza ed all’apparenza belligeranti, ma che crollato il divisorio potrebbero facilmente trovare dei punti in comune. Queste due entità sono i populisti-sovranisti da un lato e l’asse franco-tedesco dall’altra, ma per quale motivo due visioni così diverse potrebbero trovare un punto di contatto a scapito dell’attuale élite europeista?

La questione parte da lontano, più precisamente dalla caduta del muro di Berlino in poi. Collassato il blocco sovietico le vecchie élite europee -per portare gli ex stati dell’Est Europa in orbita occidentale- assimilarono velocemente i paesi neo indipendenti all’interno delle istituzioni continentali, senza avere però la forza di riformare l’architettura europea in maniera federale. La crescita economica degli anni novanta e dei primi anni duemila fecero però dimenticare tutte le criticità formatesi per vent’anni, fino a quando la crisi economica del 2007 ha riportato contemporaneamente tutti i nodi al pettine. Continua a leggere

Le finte paladine del pensiero unico

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La verità è che abbiamo paura del pensiero diverso: chi non si allinea, chi si smarca dalla corrente dominante viene additato come potenziale minaccia.

Ma a cosa? Non certo ai diritti delle donne, materia ad alto tasso di strumentalizzazione da una parte e dall’altra. Più se ne parla e meno si fa, dimenticando che la «demografia è un destino»: gli italiani invecchiano, quelli che tirano le cuoia non vengono rimpiazzati perché si fanno sempre meno figli, e in tanti, troppi casi una donna si trova a dover scegliere tra il ruolo di genitore e la propria carriera.

Tra i relatori del Congresso mondiale delle famiglie compaiono alcuni personaggi dalle idee eccentriche se non apertamente discriminatorie, eppure anche loro hanno il sacrosanto diritto di esprimersi. Bene ha fatto il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini ad accogliere l’invito: la laicità si pratica con i fatti, non a parole. Da uomo divorziato, padre di due figli avuti da donne diverse, il ministro dell’Interno ha ribadito che la legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza non si tocca, che i diritti conquistati non sono in discussione, e tuttavia il futuro pone sfide nuove dalle quali non possiamo farci cogliere impreparati. Invece la propaganda prende il sopravvento, nella piazza della «contromanifestazione» compaiono i soliti volti, sindacalisti e pseudofemministe arrabbiate, le stesse che non trovano il tempo per un sit-in davanti a un’ambasciata araba, non spendono mai una parola contro quel sudario di pietra che è il burqa, il multiculturalismo è un «bene» da tutelare anche quando significa lapidazione per le adultere, spose bambine, mutilazioni genitali. Eh no, la pietra dello scandalo si chiama Congresso mondiale delle famiglie, una iniziativa che s’inserisce nella frattura interna al mondo cattolico tra cosiddetti «conservatori» (quelli di Verona, nostalgici di Ratzinger) e «progressisti» (tendenza Bergoglio). La questione non è banale: il welfare per la famiglia non va inteso come una vendetta contro donne emancipate e gay. Le politiche di sostegno agli uomini e alle donne che sognano un progetto familiare rappresentano una priorità nelle società occidentali altrimenti votate all’estinzione. La difesa della famiglia intesa come mamma e papà non comporta una lesione dei diritti gay, né un passo indietro lungo il sentiero della secolarizzazione. Chi alimenta un tale equivoco fa bieca propaganda, come uno «sfigato» qualunque. Tié.

fonte – http://www.ilgiornale.it/news/politica/finte-paladine-pensiero-unico-1671634.html?mobile_detect=false

Quelle donne in marcia. Ha sfilato l’odio contro Dio, la Patria e la Famiglia

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La controprotesta di sinistra e femministe. Bestemmiano augurando la morte a Salvini

Non si capisce cosa voglia dire quella ragazza con il dito medio alzato al cielo, mentre l’amica le fa una foto davanti il Palazzo della Gran Guardia a Verona, la sede scelta per il XIII Congresso della Famiglia

Il Wcf. E non si capisce no. Messa al mondo da padre e madre. Come tutti gli altri.

Allora ieri a Verona è andata in scena la contro-protesta. La manifestazione delle femministe di «Non una di meno». La manifestazione della sinistra. Di quella sinistra che rinnega la famiglia, che odia la vita, che predica uguaglianza pace amore e libertà e poi grida nelle piazze. Lancia fumogeni, bestemmia, schernisce i poliziotti e augura la morte alle persone. «Salvini, Salvini, speriamo tu muoia», gridavano in coro. «Poliziotti, poliziotti ma che ci state a fare se a casa ci sono i piatti da lavare». Gridavano così davanti a quegli schieramenti di poliziotti, militari e carabinieri messi lì apposta per loro.

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App gay e terrorismo: Grindr sotto analisi in Belgio per una grave minaccia

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La polizia in Belgio sta indagando su Grindr: da alcuni profili della dating app gay arrivano delle minacce alla città di Ostenda.

Prima un solo utente, poi più d’uno. Per questo la polizia in Belgio sta indagando sulla dating app gay Grindr, mettendo sotto analisi una serie di profili che hanno minacciato la città di Ostenda.

Gli utenti minacciosi (il primo ha come nickname Aanslag, parola che in olandese significa attacco) hanno dichiarato che la città doveva prepararsi ad affrontare una grossa minaccia.

Stando agli utenti in questione gli attacchi sarebbero partiti da due popolari bar gay e non avrebbero risparmiato neanche i presenti, facenti parte della comunità LGBT o meno.

In particolare Aanslag avrebbe scritto: “Nessuno può fermarci. Abbiamo 27 persone“. Preso atto della situazione, la polizia ha iniziato le indagini, sottolineando come certe azioni siano molto probabili in Belgio. Basti pensare al 2016, quando il paese è stato colpito da numerosi attacchi terroristici.

fonte – https://vocecontrocorrente.it/app-gay-e-terrorismo-grindr-sotto-analisi-in-belgio-per-una-grave-minaccia/

Legittima difesa. Il calvario e quello che non sapete

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Scritto e segnalato da Antonio Amorosi

Mentre è in discussione la legge sulla Legittima difesa una speciale inchiesta di Panorama racconta la storia di chi ha sparato per difendersi. Vicende degne del Far West, tra assalti brutali ed esiti rocamboleschi. Ma poi c’è il giorno dopo, il calvario che nessuno racconta tra vite distrutte, spese insostenibili, minacce inaccettabili e uno Stato assente. 

La legge che sta approvando il nuovo governo Lega-M5S (votata anche da Forza Italia e Fratelli d’Italia) cambia tutto, ecco come e cosa è accaduto a chi ha provato a reagire. In edicola dal 13 marzo Panorama l’inchiesta di Antonio Amorosi. Continua a leggere

La D’Urso dedica un programma a gay, trans e fecondazione eterologa

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Ieri sera è andata in onda della prima puntata di “Live – Non è la D’Urso”, il nuovo show in prima serata condotto dall’onnipresente presentatrice Mediaset.

Lgbt e gender a più non posso. E’ iniziata ieri la serie di puntate di “Live-Non è la D’Urso”, ma l’idea che si tratti di Tv spazzatura” è già abbastanza chiara. Dalle 21:30, fino a tarda ora, Barbara D’Urso è stata grande mattatrice della prima serata di Canale 5, come se le sue dirette quotidiane il pomeriggio (domenica compresa) e la fiction de “La dottoressa Giò” non fossero già abbastanza.

Ma se, com’è noto, la conduttrice ha sempre dato ampio spazio nei suoi programmi a tematiche come l’omosessualità o la disforia di genere, ieri sera probabilmente si è toccato il punto più alto (o più basso). Bastava accendere la tv intorno alle 22:30 per trovare un vero e proprio “plotone di esecuzione arcobaleno”, pronto a massacrare chiunque la pensasse diversamente. In studio, oltre alla conduttrice c’era Heather Parisi, tornata di corsa dalla Cina solo per questa “illustre” ospitata. Non solo è continuata la polemica con la povera Lorella Cuccarini (rea di aver difeso la famiglia tradizionale), ma la Parisi ha raccontato la sua storia di fecondazione eterologa. La ballerina ha infatti messo al mondo due figli a quasi cinquantanni, dopo aver precedentemente congelato i propri ovuli. Continua a leggere

“Il ritiro di Steve Bannon? Una bufala. Il progetto sovranista per l’Europa va avanti”

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“Mi dispiace disperdere le speranze delle élite, sollevate prematuramente, da resoconti di eventuali riduzioni di forze: nulla potrebbe essere più lontano dalla verità”. Benjamin Harnwell, l’uomo di Steve Bannon in Italia, presidente del Dignitatis Humanae Institute, commenta così le notizie di un ‘ridimensionamento’ del progetto dell’ex guru di Donald Trump per riunire tutti i sovranisti europei in vista delle elezioni del 26 maggio.

Contro Steve Bannon una marea di fake news

”Steve Bannon ha sempre insistito sul fatto che il focus del Movimento sia sul successo dei leader e dei movimenti populisti europei, piuttosto che su sé stesso – dice Harnwell – Forse, inevitabilmente, data la presenza mediatica globale di Steve, la stampa mondiale ha cercato di ritrarre questa iniziativa come l’operazione di qualche malvagia mente di un film James Bond che tira le corde da una cima di una montagna segreta. È sceneggiatura brillante, ma giornalismo brutto”.

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fonte – https://www.secoloditalia.it/2019/03/il-ritiro-di-steve-bannon-una-bufala-il-progetto-sovranista-per-leuropa-va-avanti/amp/

IL LUPO TRAVESTITO DA AGNELLO

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È come se avessimo perso una guerra: il 25% delle nostre industrie sono andatel, grazie all’Euro e all’Europa. Ogni italiano ha perso 73 mila euro in opere pubbliche, cioè in mancate modernizzazioni del Paese. Ma non è finita qui: i grani che arrivano per nave sono pieni di muffe, ciononostante lo compriamo e lo consumiamo. Siamo autosufficienti dal punto di vista alimentare?

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A Milano la “carnevalata” buonista

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La sinistra buonista scende in campo e lo fa a Milano con il sindaco del capoluogo lombardo, Beppe Sala. Una manifestazione per le vie della città per dire “no” al razzismo e soprattutto per attaccare la politica del governo e del Viminale sul fronte immigrazione.

La manifestazione dal titolo “People-prima le persone” sfida in modo chiaro l’esecutivo. A sfilare attivisti di alcune associazioni tra cui anche l’Anpi. La manifestazione ha anche il sapore di una sfilata carnevalesca con un carro allegorico a forma di barcone su cui sfilano i rappresentanti delle ong tra cui Mediterranea, Open Arms e Sea Watch.

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fonte – http://m.ilgiornale.it/news/2019/03/02/a-milano-la-carnevalata-buonista/1655277/

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