Segnalazione di Gianni Toffali
ROMA – “La Chiesa sia la casa paterna che accoglie anche chi vive le unioni tra persone dello stessosesso“: l’apertura alle coppie omosessuali arriva dal cardinale Raymundo Damasceno Assis, arcivescovo di Aparecida (Brasile) e presidente dei vescovi brasiliani. Aprendo al Sinodo la sessione dedicata alle situazioni familiari difficili, alla presenza di Papa Francesco, il porporato ha detto:
“Lungi dal chiuderci in uno sguardo legalista, vogliamo calarci nel profondo di queste situazioni difficili per accogliere tutti coloro che vi sono coinvolti e per far sì che la Chiesa sia la casa paterna dove c’è posto per ciascuno con la sua vita faticosa”.
Poi ha spiegato in che cosa consistono le “situazioni pastorali difficili” che i padri sinodali si trovano ad affrontare:
“Esse riguardano due tipi di realtà: da una parte le situazioni familiari difficili, dall’altra le unioni tra persone dello stesso sesso. Sono situazioni che esigono un accompagnamento da parte della Chiesa nei confronti delle persone coinvolte che vivono le loro esperienze come profonde ferite nella propria umanità, nel rapporto con gli altri e con Dio. Rispondendo all’appello di Papa Francesco vogliamo imparare insieme l‘arte dell’accompagnamento, per ‘dare al nostro cammino il ritmo salutare della pSinodorossimità, con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma che nel medesimo tempo sani, liberi e incoraggi a maturare nella vita cristia
Pubblicato il 8 ottobre 2014 18:35 | Ultimo aggiornamento: 8 ottobre 2014 18:35
di Redazione Blitz
Il cardinal Assis (Foto Lapresse)
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ROMA – “La Chiesa sia la casa paterna che accoglie anche chi vive le unioni tra persone dello stessosesso“: l’apertura alle coppie omosessuali arriva dal cardinale Raymundo Damasceno Assis, arcivescovo di Aparecida (Brasile) e presidente dei vescovi brasiliani. Aprendo al Sinodo la sessione dedicata alle situazioni familiari difficili, alla presenza di Papa Francesco, il porporato ha detto:
“Lungi dal chiuderci in uno sguardo legalista, vogliamo calarci nel profondo di queste situazioni difficili per accogliere tutti coloro che vi sono coinvolti e per far sì che la Chiesa sia la casa paterna dove c’è posto per ciascuno con la sua vita faticosa”.
Poi ha spiegato in che cosa consistono le “situazioni pastorali difficili” che i padri sinodali si trovano ad affrontare:
“Esse riguardano due tipi di realtà: da una parte le situazioni familiari difficili, dall’altra le unioni tra persone dello stesso sesso. Sono situazioni che esigono un accompagnamento da parte della Chiesa nei confronti delle persone coinvolte che vivono le loro esperienze come profonde ferite nella propria umanità, nel rapporto con gli altri e con Dio. Rispondendo all’appello di Papa Francesco vogliamo imparare insieme l‘arte dell’accompagnamento, per ‘dare al nostro cammino il ritmo salutare della pSinodorossimità, con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma che nel medesimo tempo sani, liberi e incoraggi a maturare nella vita cristiana’”.
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Nessuno può spsare i gay in nome di Dio e Gesù;GESU’ CONDANNA I SODOMITI
Gesù parlando del giudizio e della condanna eterna cita Sodoma Gomorra, anche se subiranno un castigo più mite rispetto agli increduli, saranno sempre condannati !
Matteo 10:14-15
14 E se alcuno non vi riceve né ascolta le vostre parole, uscendo da quella casa o da quella città, scotete la polvere da’ vostri piedi. 15 In verità io vi dico che il paese di Sodoma e di Gomorra, nel giorno del giudizio, sarà trattato con meno rigore di quella città.
Matteo 11: 23-24
23 E tu, Cafarnao,
sarai forse innalzata fino al cielo?
Fino agli inferi precipiterai!
Perché, se in Sòdoma fossero avvenuti i miracoli compiuti in te, oggi ancora essa esisterebbe!
24 Ebbene io vi dico: Nel giorno del giudizio avrà una sorte meno dura della tua!”.
Luca 10:10-12
10 Ma in qualunque città sarete entrati, se non vi ricevono, uscite sulle piazze e dite: 11 Perfino la polvere che dalla vostra città s’è attaccata a’ nostri piedi, noi la scotiamo contro a voi; sappiate tuttavia questo, che il regno di Dio s’è avvicinato a voi. 12 Io vi dico che in quel giorno la sorte di Sodoma sarà più tollerabile della sorte di quella città.
I SODOMITI NON ENTRERANNO NL REGNO DEI CIELI
1 Corinzi 6:9-11
6:9 Non sapete voi che gli ingiusti non erederanno il regno di Dio? Non v’illudete; né i fornicatori, né gl’idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né i sodomiti, 10 né i ladri, né gli avari, né gli ubriachi, né gli oltraggiatori, né i rapaci erederanno il regno di Dio. 11 E tali eravate alcuni; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signor Gesù Cristo, e mediante lo Spirito dell’Iddio nostro.
LA LEGGE DI DIO E’ CONTRO I SODOMITI
1Timoteo 1:9-10
9 riconoscendo che la legge è fatta non per il giusto, ma per gl’iniqui e i ribelli, per gli empî e i peccatori, per gli scellerati e gl’irreligiosi, per i percuotitori di padre e madre, 10 per gli omicidi, per i fornicatori, per i sodomiti, per i ladri d’uomini, per i bugiardi, per gli spergiuri e per ogni altra cosa contraria alla sana dottrina.
CHI SONO I SODOMITI
Romani 1:26-32
1:26 Perciò Iddio li ha abbandonati a passioni infami: poiché le loro femmine hanno mutato l’uso naturale in quello che è contro natura, 27 e similmente anche i maschi, lasciando l’uso naturale della donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri, commettendo uomini con uomini cose turpi, e ricevendo in loro stessi la condegna mercede del proprio traviamento. 28 E siccome non si son curati di ritenere la conoscenza di Dio, Iddio li ha abbandonati ad una mente reproba, perché facessero le cose che sono sconvenienti, 29 essendo essi ricolmi d’ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d’invidia, d’omicidio, di contesa, di frode, di malignità; 30 delatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, inventori di mali, disubbidienti ai genitori, 31 insensati, senza fede nei patti, senza affezione naturale, spietati; 32 i quali, pur conoscendo che secondo il giudizio di Dio quelli che fanno codeste cose son degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette.
2 Pietro: 2:4,8
Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li precipitò negli abissi tenebrosi dell’inferno, serbandoli per il giudizio;
non risparmiò il mondo antico, ma tuttavia con altri sette salvò Noè, banditore di giustizia, mentre faceva piombare il diluvio su un mondo di empi;
condannò alla distruzione le città di Sòdoma e Gomorra, riducendole in cenere, ponendo un esempio a quanti sarebbero vissuti empiamente.
Liberò invece il giusto Lot, angustiato dal comportamento immorale di quegli scellerati.
Quel giusto infatti, per ciò che vedeva e udiva mentre abitava in mezzo a loro, si tormentava ogni giorno nella sua anima giusta per tali ignominie.
Giuda: 1, 7
Così Sòdoma e Gomorra e le città vicine, che si sono abbandonate all’impudicizia allo stesso modo e sono andate dietro a vizi contro natura,
stanno come esempio subendo le pene di un fuoco eterno.
LA DISTRUZIONE DI SODOMA E GOMORRA
Genesi: 18, 17-33
Genesi: 19: 1-30
LA LEGGE DI DIO CONDANNA I SODOMITI
Il Levitico 18,22 proibisce l’omosessualità e la sua pratica.
Il Levitico 18,29 indica la punizione per l’omosessualità: la morte.
1 Re 14,24 racconta che Dio aveva scacciato davanti agli Israeliti i prostituti sacri.
Citazioni Bibbia Cei e Luzzi
http://sites.google.com/site/centroantiblasfemia/https://sites.google.com/site/centroantiblasfemia/Home/gesu-condanna-i-sodomiti Altro orrore;DANIMARCA: obbligo di “matrimoni” gay nelle chiese, e se il prete è “obiettore” bisogna trovare il sostituto
DANIMARCA: obbligo di “matrimoni” gay nelle chiese, e se il prete è “obiettore” bisogna trovare il sostituto
EC 16-06-2014.- Il Parlamento della Danimarca ha approvato una legge nella quale si obbliga formalmente tutte le chiese del paese a celebrare cerimonie di matrimoni omosessuali.
Il parlamento danese ha votato con margine di 85-24 per forzare tutte le chiese in Danimarca acelebrare matrimoni “di persone dello stesso sesso” alle stesse condizioni delle cerimonie per matrimoni eterosessuali.
Secondo questa legge il ministro (parroco o sacerdote) può fare appello alla sua coscienza e non celebrare il matrimonio, ma la chiesa non può essere negata per lo scopo richiesto, ed inoltre nella eventualità del ministro “obiettore” il responsabile della confessione religiosa (protestante o cattolica) è tenuto a trovare un sostituto (quindi ad esempio per noi cattolici il vescovo titolare, n.d.c.).
La Danimarca ha permesso le unioni civili per le coppie gay dal 1989 e legalizzato il matrimonio gay nel 2012.
La legge è entrata in vigore questa Domenica 15 giugno.
Fonte: http://www.lucisullest.it/danimarca-obbligo-di-matrimoni-gay-nelle-chiese-e-se-il-prete-e-obiettore-bisogna-trovare-il-sostituto/