Attivista lgbt, dava i bimbi a coppie gay: ecco chi è la psicologa degli affidi illeciti
Reggio Emilia, 29 giu – Emergono ulteriori particolari sulle modalità di azione della psicologa Federica Anghinolfi, la dirigente dell’Unione va d’Enza a capo della “cupola” di affidi illeciti smantellata dall’operazione “Angeli e Demoni” condotta dalla procura di Reggio Emilia. Come riferisce Il Resto del Carlino, la donna costringeva gli assistenti sociali a redigere relazioni e verbali testimoniando il falso riguardo alle condizioni di vita dei piccini o alle dinamiche famigliari. Giovani operatrici con contratto a tempo determinato venivano ricattate affinché affermassero di avere rilevato “muffa sui soffitti, poco cibo in frigo o assenza di giocattoli”. Anche le dichiarazioni degli stessi minori venivano falsificate per screditare i genitori. I bambini venivano poi strappati alle famiglie naturali e affidati (con elargizione di contributi fino a 1.200 euro, il doppio rispetto alla somma normalmente prevista) sempre e solo alle selezionatissime conoscenze della Anghinolfi, attivista lgbt, sostenitrice delle “famiglie arcobaleno” e della teoria gender. Una volta affidati i piccoli, era sempre lei a decidere i nomi degli psicoterapeuti deputati a seguire i loro casi.
Terremoto nel mondo lgbt
La Anghinolfi, finita ai domiciliari con numerose accuse tra cui falso in atto pubblico, abuso d’ufficio, violenza privata e lesioni personali gravissime, sabato si è avvalsa della facoltà di non rispondere davanti al gip nel primo interrogatorio di garanzia, condotto assieme all’assistente sociale indagato Francesco Monopoli. Gli inquirenti hanno dimostrato che la Anghinolfi, dichiaratamente omosessuale, aveva in passato avuto una relazione con Fadia Bassmaji, anch’essa indagata, alla quale era stata affidata luna bambina assieme alla compagna Daniela Bedogni. Nell’ordinanza si legge che le donne avrebbero «imposto un orientamento sessuale» alla bimba impedendole di tenere i capelli sciolti, ritenuti simbolo di vanità e di «richiamo» per i maschietti della sua scuola. Il giudice delle indagini preliminari descrive questo atteggiamento come un «comportamento ideologicamente e ossessivamente orientato». Nel mondo lgbt intanto tutti tacciono.
fonte – https://www.ilprimatonazionale.it/cronaca/attivista-lgbt-coppie-gay-psicologa-affidi-illeciti-123073/